L’arte ha il potere di trasformare oggetti inerti in proiezioni vibranti dell’anima. Van Gogh, quando ad Arles, dopo la partenza di Paul Gauguin, avverte la propria condizione con angoscia e senso di abbandono, dipinge due sedie vuote, la propria e quella di Paul, come desolanti evocazioni dell’assenza.
Abbiamo provato anche noi a cogliere con uno scatto fotografico oggetti che sentiamo vicini perché liberino un concetto, una storia, uno stato d’animo che ci appartiene.